Quali caratteristiche dovrebbe avere un bravo imprenditore?

Ci sono imprenditori che hanno idee buone, ma non sanno farle fruttare: non investono, non portano a termine i progetti che cominciano, non lavorano con metodo, non si circondano dei giusti collaboratori, non sanno delegare, e via dicendo.
Poi ce ne sono altri che magari credono di avere avuto quell’idea giusta, ma che in realtà tanto giusta forse non è e che, nonostante i risultati non arrivino, piuttosto che mettersi in discussione (e magari cambiare l’idea di partenza), continuano dritti per la loro strada fino ad andare alla deriva.
E infine ce ne sono altri ancora che di idee nuove non ne hanno, né tantomeno ne cercano e, nonostante il mondo e i mercati siano in costante divenire, piuttosto che rimettersi in discussione (e rimettere in discussione la propria attività) continuano a fare quello che hanno sempre fatto, accompagnando piano piano al capolinea la propria impresa.

Io ormai gestisco MICROingranaggi da diversi anni e mi chiedo spesso quali caratteristiche dovrebbe avere un bravo imprenditore per riuscire a far funzionare la propria impresa (o le proprie imprese).
Bene, in questo post ho cercato di dare qualche risposta.

Prima di tutto sono convinto che

un bravo imprenditore dovrebbe porsi ogni giorno proprio questa domanda (quali caratteristiche dovrebbe avere un bravo imprenditore?).

Chi effettivamente lo fa, secondo me, sta già mettendo le basi corrette, perché è probabile che sia disposto a rimettersi in discussione e quindi a cambiare se necessario.

Un bravo imprenditore poi dovrebbe

possedere l’istinto e la lungimiranza di capire con il giusto anticipo in quale direzione sta andando il mercato, così da riuscire a reagire per tempo e adattarsi alle evoluzioni (altra dote essenziale!).

Come ho scritto in passato infatti in quasi tutti i settori accade, prima o poi, che un prodotto (o un servizio) che si è sempre venduto arrivi a non essere più richiesto dal mercato, oppure che continui a essere richiesto, ma con dinamiche completamente diverse. Bene, in questi casi il tempismo è fondamentale: prima ce ne rendiamo conto e prima troviamo una valida alternativa.

E ancora: un bravo imprenditore dovrebbe

essere in grado di circondarsi di persone valide, capaci e motivate e poi di diventare un leader per i propri collaboratori,

guadagnandosi la loro stima e rispetto, mantenendone viva la motivazione, insegnando, correggendo e trasmettendo la passione per quello che si sta facendo.

Un bravo imprenditore dovrebbe anche essere un bravo comunicatore e mediatore, così da creare e mantenere relazioni con collaboratori, clienti, fornitori, colleghi e via dicendo.

Ma, soprattutto,

un bravo imprenditore dovrebbe pensare poco al profitto personale immediato e investire di più nel progresso dell’azienda.

Se a tutto questo, poi, aggiungiamo una buona dose di fortuna, allora forse le premesse ci sono davvero tutte!

Stefano Garavaglia

È il CEO di MICROingranaggi, nonché l'anima dell'azienda.
Per Stefano un imprenditore deve avere le tre C: Cuore, Cervello, Costanza.
Cuore inteso come passione per quello che fa, istinto e rispetto per il prossimo. Cervello inteso come visione, come capacità a non farsi influenzare da situazioni negative. Costanza perché un imprenditore non deve mai mollare.

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