Un paio di settimane fa abbiamo parlato di cosa significa vendere sul mercato tedesco, quali sono le difficoltà e quali i vantaggi. Un altro mercato che da tempo mi incuriosisce parecchio è quello cinese, ma devo ammettere di non conoscerlo molto bene. MICROingranaggi in realtà vende in Cina, ma si tratta solo del luogo di destinazione della merce perché il nostro cliente in realtà è un’azienda americana.
Negli ultimi trent’anni la Repubblica Popolare Cinese da arretrata economia agricola quale era si è trasformata in una potenza economica mondiale, diventando non solo l’esportatore più grande al mondo insieme agli Stati Uniti, ma anche il secondo importatore (dopo gli USA).
La crescita economica cinese è stata accompagnata da profondi cambiamenti istituzionali e riforme economiche e l’economia del Paese sta tuttora vivendo un momento di transizione e cambiamento massiccio.
Oggi questo mercato è conosciuto molto bene da un punto di vista legato agli acquisti, mentre da quello delle vendite molto meno, soprattutto per quello che riguarda il nostro ambito di specializzazione. Sono parecchie le aziende italiane che vendono in Cina, ma appartengono principalmente al settore alimentare e delle bevande e il perché non è difficile da comprendere.
Quello che nello specifico mi domando quindi è: chi, come MICROingranaggi, opera nell’ambito ambito della micromeccanica di precisione può pensare di affacciarsi sul mercato cinese, oppure è una ipotesi che non ha futuro? E quando dico vendere, ovviamente, mi riferisco alla commercializzare a contoterzisti.
Mi è capitato spesso di pormi questa domanda e di conseguenza di fare anche qualche riflessione in proposito. Obiettivamente devo dire che ho qualche perplessità. Prima di tutto perché è molto probabile che un’azienda cinese si rivolga a fornitori più ‘vicini’ ma altrettanto in grado di offrire prodotti di qualità, magari anche a prezzi più bassi. In Paesi come ad esempio la Corea c’è infatti un’altissima cultura in ambito di meccanica di precisione. E allora perché un’azienda cinese dovrebbe rivolgersi a un fornitore europeo?
Ribadisco, però, che non ho esperienza in proposito e, proprio per questo, mi piacerebbe conoscere le vostre o, in ogni caso, il vostro punto di vista in merito.